Chi bazzica il retrobottega di Imprendere conosce chef Massimo Polidori. Il suo Spazio di idee poliedriche a Cupra Marittima (AP) fa infatti parte dei tredici Hlab delle Marche, luoghi messi in rete per fare formazione pratica e altamente professionalizzante in più settori produttivi (te ne avevamo già parlato in questa news).
Proprio allo Spazio di idee poliedriche, chef Polidori terrà dal 26 febbraio un corso gratuito di pasticceria base e di snack gourmet tra dolce e salato, rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni desiderosi di approfondire nuove tecniche. Il percorso, promosso dalla cooperativa sociale Il Faro con la collaborazione di Imprendere Srl, è un’opportunità unica per acquisire competenze concrete, mettere alla prova la creatività e ricevere una formazione specializzata nel mondo della pasticceria (te lo presentiamo in questo articolo).
Chef Polidori e le sue Idee poliedriche
Ma cos’è questo Spazio di idee poliedriche? La parola a chef Massimo Polidori.
Lo Spazio è stato inaugurato ufficialmente il 25 settembre 2024: sono passati solo cinque mesi ma sono già molto soddisfatto di come sta crescendo. È un luogo per laboratori di cucina, ma anche per eventi privati, meeting aziendali, team building, mostre ed altro ancora. È, insomma, uno Spazio di connessione per chi ama la cucina.
Massimo, che interesse percepisci verso i corsi che stai organizzando?
Vedo fermento, ad esempio, nei percorsi amatoriali, tanto che ho deciso a dicembre di sperimentare un nuovo format, l’AperiCorso. È un approccio ampio, che può avvicinare tutti quelli che vogliono dedicarsi alla cucina per hobby o per passione, sia che siano già avvezzi a muoversi tra i fornelli, sia alle primissime armi. È un’idea che avevo da alcuni anni: creare, cioè, un percorso con nozioni di facile replica anche a casa, dando agli allievi preziose pillole e qualche piccolo segreto che possa fare la differenza poi nella preparazione delle pietanze. Il tutto, abbinato ad un buon calice di vino e con la possibilità di creare una bella convivialità tra i partecipanti. Lo “Spazio di idee poliedriche” è un luogo di aggregazione e dai feedback che ho ricevuto si sono create condivisioni tra gli ospiti, in un piacevole clima.
Invece il corso in avvio tra dolce e salato?
Sarà un percorso più tecnico e rivolto ad allievi che potranno introdursi nel mondo del lavoro. Partiremo, infatti, dalle basi teoriche, perché prima di tutto è utile avere una buona padronanza di quello che gravita attorno ad un laboratorio: penso alla conoscenza delle farine, ai tempi di cottura, alle conservazioni dei cibi. Poi, andremo ad acquistare sempre più manualità possibile, preparando non solo prodotti di pasticceria, ma anche snack salati e lievitati. Bisogna infatti allenarsi, perché l’esperienza diventa fondamentale. È utile avere una metodologia e questa deve essere replicabile: ma nel mentre ci sono esperimenti, sbagli, quindi successi.
C’è voglia di imparare i trucchi del mestiere?
Sì, direi che c’è voglia di apprendere nozioni e di potenziare la propria manualità, soprattutto a livello amatoriale. Quanto alla formazione professionale, c’è chi ha voglia di mettersi in gioco in un settore dove c’è grande carenza di personale e quindi possibilità di sbocchi lavorativi.
Cosa dovrebbe fare chi vuole intraprendere una professione nella ristorazione?
Prima di tutto formarsi e documentarsi. Poi entrare in punta di piedi in un laboratorio, dove mettere subito le mani in pasta a livello professionale.