Da decenni si studia l’importanza del Pensiero Positivo e di come gli schemi mentali volti all’ottimismo possano giovare in tutte le esperienze di vita. Anche in campo lavorativo. Lo teorizza da tempo Martin E. P. Seligman, noto psicologo e saggista statunitense, che nel suo best seller Imparare l’ottimismo evidenzia come il successo implichi la persistenza e l’abilità di non arrendersi al fallimento.

Ma c’è chi è andato avanti, modellando una nuova figura manageriale capace di guidare l’evoluzione culturale delle organizzazioni. Il Chief Happiness Officer. Di questo professionista ne parlano dettagliatamente le autrici Veruscka Gennari e Daniela Di Ciaccio nel loro libro Chief Happiness Officer. Il futuro è delle organizzazioni positive: un volume di approccio metodologico integrato, dove Gennari e Di Ciaccio raccontano delle loro esperienze da formatrici di CHO e di come questa figura sia davvero utile ad innescare cambiamenti virtuosi.

Ma qual è l’obiettivo del CHO? La felicità dei dipendenti. Spieghiamoci meglio.

Mens sana… in ufficio sano!

Il perché ogni azienda dovrebbe considerare di inserire un CHO nel proprio organico è presto detto: c’è un’intera generazione di lavoratori stressati. Questo sentiment, oltre ad essere un danno per la salute pubblica, riduce la qualità (e la competitività) del lavoro stesso. Lo dicono le statistiche, perché in Europa il 27% degli occupati soffre di stress, depressione e ansia e in Italia un lavoratore su due tiene nascoste le proprie difficoltà a lavorare a causa dello stress.

Per questo motivo è utile creare un ambiente di lavoro altamente stimolante, basato sul rispetto e sulla collaborazione, consapevoli che mens sana… in ufficio sano!

È questo l’argomento al centro del libro Chief Happiness Officer. Il futuro è delle organizzazioni positive, dove viene presentata una panoramica completa su questo ruolo che ormai è diventato chiave di successo.

In una narrazione articolata e scorrevole, le autrici guidano il lettore alla valorizzazione di azioni che favoriscono il benessere psico-fisico dei lavoratori, mettendo tra le righe anche esempi pratici e strategie concrete per migliorare la felicità dei dipendenti.

Concretamente, il CHO è particolarmente ferrato su quattro direzioni:

  • Ascolto dei dipendenti: la raccolta delle segnalazioni e dei feedback è il primo passo per avere il polso della situazione circa l’ambiente di lavoro.
  • Organizzazione di eventi e attività: non solo formazione in senso lato, ma anche eventi di creazione del team building e momenti di relax e di socializzazione.
  • Promozione di una cultura aziendale positiva: valorizzare i successi, incoraggiare la comunicazione aperta, celebrare le diversità.
  • Misurazione del benessere aziendale.

Ma non solo. Il fine, puntare concretamente al cambiamento.

Perché dovresti leggere questo libro?

La creazione di un ambiente positivo e stimolante è ormai un pilastro per pensare ad un lavoro basato sui principi di rispetto, collaborazione e fiducia. Il CHO fa proprio questo.

Il volume diventa allora una guida fondamentale ad una professione che ha un impatto reale sulla vita delle persone.

Per questo motivo, Chief Happiness Officer. Il futuro è delle organizzazioni positive è un libro da mettere sicuramente nella borsa, sia che tu sia un imprenditore interessato a nuove best pratices da introdurre nel tuo business, sia che tu sia un giovane lavoratore, voglioso di scoprire un mestiere che sarà in futuro sempre più focale.