Benedetta Pagnoni

Dopo aver ascoltato il punto di vista di Stefano Tamburini un ex allievo del corso per “Corso di qualifica per Operatore del tatuaggio e piercing” , ora tatuatore, oggi facciamo la conoscenza di Benedetta Pagnoni, nostra docente.

Tatuatrice con una più che ventennale esperienza, è di Fano, dove ha uno studio in Piazza Marconi. Possiede anche uno studio a Londra, dove ha vissuto per più di dieci anni. Per Imprendere, si occupa del corso  di abilitazione all’attività di Operatore di tatuaggio e piercing dedicato a chi vuole intraprendere la professione seguendo la normativa della Regione Marche.

Pagnoni, quali sono i principali argomenti che vengono trattati?

«Come docente, mi sento in dovere di toccare la storia del tatuaggio per poi passare alla pratica. Faccio conoscere loro tutti gli stili, gli aghi e ogni tipo di macchinetta, dalla più antica a quella più moderna. La maggior parte di loro vuole utilizzare le cosiddette penne, le ultime in ordine d’arrivo, cioè le macchinette senza fili, solo con la batteria. Io – comunque – insegno dal principio. Nella pratica utilizzano la pelle sintetica, imparando tutte le tecniche del tatuaggio dalla base fino a quelle un pochino più di alto livello. Io sono l’insegnante per queste materie: Tecniche di esecuzione del tatuaggio e strumenti digitali di supporto (parte grafica e social).»

Qual è il prototipo del corsista tipo?

«In genere ha circa 20 anni, massimo 25. Molti vengono dalla scuola d’arte, sono sia uomini che donne. La maggior parte dei ragazzi arriva a digiuno, come dovrebbe essere. Prima del corso, si limitano al disegno, questo è apprezzabile. Purtroppo, qualcuno invece ha già tenuto in mano una macchinetta, magari comprata su Amazon, e si diletta a casa da autodidatta. Io predico sempre di lavorare solo dopo aver fatto il corso.»

Da quale stile sono più affascinati gli studenti di solito?

«Uno stile che affascina sempre è il realistico, ma prima di arrivare a quello ci sono tutti gli altri, è il più complesso e inoltre bisogna essere portati per il tipo di disegno, non è per tutti.  Ad ogni modo, quando gli alunni arrivano al corso fornisco loro una scaletta storica e di solito cominciamo dal tribale, passando per il tradizionale approdando poi al new traditional, e con altri docenti affrontano altri stili più in sintonia con il loro modo di tatuare»

Benedetta Pagnoni a lavoro

Consiglia loro di specializzarsi in un solo stile o no?

«Onestamente consiglio due cose diverse. Se una persona inizia verso i 18 – 19 anni consiglio di toccare tutti gli stili perché ha più tempo per imparare. Se inizia verso i trent’anni, dico subito di individuare lo stile che piace e approfondirlo. Intanto si lavora con quello, poi col tempo magari si possono toccare anche gli altri.»

Al termine del corso, è previsto uno stage.

«Sì, di 280 ore, da fare negli studi che offrono la loro disponibilità ad ospitare i ragazzi in formazione: io li ospito tutti gli anni, per me è una gioia averli con me.»

Cosa nota negli studenti che accoglie nel suo studio?

«Io vedo nei loro occhi la voglia di fare, di arte e di creatività. Avverto un senso di libertà in loro. Penso che nella scuola italiana vengano inquadrati molto. Le regole sono buone, vanno bene, ma non tutti sono fatti per seguirle tutto il giorno, tutti i giorni; quindi, quando scoprono che esiste un mestiere grazie a cui possono disegnare, tirare fuori la parte creativa di sé stessi, li vedi felici.»

Cosa direbbe a chi vuole approcciarsi a questo lavoro?

«Di non mollare: è un lavoro difficile e complesso, perché comunque non si finisce mai di imparare. Prima di essere sicuri di sé passa molto tempo, però dico sempre a tutti di non perdersi d’animo e dedicarsi al disegno il più possibile. Io stessa torno a casa alle 19, ceno e poi mi metto a disegnare fino alle 22-23 e faccio così tutti i giorni.»

Oltre che docente, è una studentessa durante i corsi di aggiornamento.

«Sì, sono obbligatori, ma li trovo necessari sinceramente. Prima di tutto perché vengono rinfrescate delle tematiche relative alla nostra professione come alcuni aggiornamenti relativi ad eventuali innovazioni tecnologiche, vengono toccate tematiche di igiene e sicurezza, cose che a volte noi creativi facciamo difficoltà a toccare, e si affrontano contenuti di dermatologia che è necessario avere sempre presenti. Anche per questo li trovo molto utili.»

Proprio un corso di aggiornamento dedicato ai tatuatori con qualifica è previsto a maggio, nelle sedi di Pesaro e Macerata.

Per ulteriori dettagli, contattare:

Per ciò che riguarda la prossima edizione del corso base per Operatore del tatuaggio e piercing, attualmente attivo a Pesaro e tenuto da Benedetta Pagnoni, è possibile contattare Giorgia Biondi allo 0721/429278 o via email:

g.biondi@confartigianatoimprese.org