È sempre crescente la domanda di beni e servizi che implicano l’utilizzo di rinnovabili. Le riduzioni dell’impatto ambientale e la sostenibilità vengono riconosciute e mostrate come segno distintivo e qualificante. Sicuramente cambiare i comportamenti del consumatore rappresenta uno dei fattori più rilevanti per l’evoluzione dei prodotti immessi nel mercato.

Oggi molte imprese, seguendo la propria coscienza e sollecitate dal mercato, investono nelle certificazioni ambientali. Etica e profitto camminano ormai di pari passo.

Cosa sono le certificazioni ambientali?

Si tratta strumenti di comunicazione su base volontaria, che informano sull’organizzazione che deve rispettare determinati parametri ambientali ed etici, riferiti a:

  • ciclo di vita del prodotto;
  • sito;
  • struttura aziendale.

Grazie a queste attestazioni, le aziende confermano il loro impegno nel rispettare l’ambiente. Le certificazioni possono essere volontarie o obbligatorie, in base al tipo di richiesta. Generalmente sono obbligatorie per aziende che svolgono attività ad alto impatto ambientale.

Quali sono le certificazioni ambientali?

Si possono dividere in due categorie:

  • di prodotto, se rivolte a beni o servizi;
  • di processo, se rivolte al processo produttivo e all’organizzazione della struttura produttiva.

Ecco un elenco delle certificazioni ambientali.

Le certificazioni ambientali di prodotto

Ottenere una di queste certificazioni significa potersi rivolgere consumatori più sensibili in tema di sostenibilità. Fa capo alla norma ISO 14012, che ne delinea i metodi di valutazione e i requisiti. Vediamole nel dettaglio:

  • Certificazione GRS: il Global Recycle Standard (GRS) è una delle più importanti organizzazioni non-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Un prodotto è certificabile GRS se è composto per almeno il 20%da materiali riciclati. I prodotti composti da almeno il 50% di materiali da riciclo, possono essere etichettati come GRS;
  • ReMade in Italy attesta il contenuto di riciclato in un prodotto. Valida per qualsiasi settore, per qualsiasi materiale e anche per prodotti multicomponenti. È espressamente riconosciuta nei CAM (Criteri ambientali minimi) per gli appalti pubblici GPP (i cosiddetti appalti verdid.r) ed è fondamentale per l’accesso agli incentivi e sgravi fiscali;
  • Made Green in Italy, per i prodotti Made Green in Italy è previsto un logo e una dichiarazione di impronta ambientale di prodotto che fornisce informazioni sia quantitative che qualitative sulle prestazioni ambientali del prodotto. Questa certificazione ha l’obiettivo di valorizzare sul mercato i prodotti italiani con buone/ottime prestazioni ambientali (garantite da un sistema robusto scientificamente) e punta con il suo logo a rendere riconoscibili i prodotti per i consumatori, così da incoraggiare scelte più consapevoli;
  • La FSC® (Forest stewardship Council) è una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti – legnosi e non legnosi – derivati dalle foreste. Esistono due tipi di certificazione FSC: la certificazione di Gestione forestale e la certificazione di catena di custodia.

Gli standard più importanti in questo ambito sono tre:

  • ISO 14021 che è la norma internazionale che permette una auto dichiarazione da parte del produttore delle caratteristiche ambientali del prodotto e che definisce le regole per una comunicazione corretta. Essa detta le regole per una comunicazione autonoma del produttore e può essere verificata (non in maniera obbligatoria) da parte di un ente di terza parte per valutarne la coerenza, l’affidabilità e la correttezza delle informazioni riportate e comunicate all’esterno;
  • ISO 14024, che prevede la verifica da parte di un ente terzo accreditato. Valuta il completo ciclo di vita del prodotto;
  • ISO 14025, che comprende le dichiarazioni basate sui calcoli LCA, i quali misurano gli impatti ambientali di un prodotto durante il ciclo di vita del prodotto. Sono valutate da un organismo indipendente.

Le certificazioni ambientali di processo

 Le più importanti e diffuse sono cinque:

  • ISO 14001 (Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida per l’uso) è una norma internazionale di carattere volontario, applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale. La certificazione contribuisce ad identificare, gestire, monitorare gli impatti ambientali relativi alle attività di un’organizzazione;
  • Impronta ambientale, utile per calcolare e migliorare le prestazioni sui clici di vita dell’acqua e del carbonio e per erogare i servizi;
  • EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), fornisce informazioni sulla gestione ambientale ed è una dichiarazione di ecogestione volontaria;
  • ISO 50001 (Sistema di Gestione Energia per il miglioramento delle performance energetiche) che punta a migliorare le prestazioni energetiche e offre la possibilità di analizzare i rischi;
  • Ecolabel, che certifica 26 gruppi di prodotti e servizi.

Certificazioni ambientali: i vantaggi

L’adozione di un sistema di gestione ambientale comporta una serie di benefici per l’azienda.                                                                   Nell’ambito della sostenibilità, ciò comporta, più:

  • affidabilità;
  • reputazione;
  • competenza;
  • competitività.

Inoltre, attraverso il sistema si verificano:

  • un allargamento del business;
  • l’apertura a nuovi mercati nazionali ed esteri;
  • un miglioramento dei i rapporti con stakeholder, azionisti, organi di controllo;
  • l’ottimizzazione, semplificazione ed efficientamento dei processi;
  • l’innovazione dei processi tecnologici;
  • risparmio di materie prime ed energia, riduzione degli sprechi e dei costi di produzione ottimizzando l’utilizzo delle risorse e dei processi operativi;
  • Scomparsa o riduzione di rischi ambientali e pesanti sanzioni o possibile interruzione delle attività aziendali;
  • l’intercettazione di contributi e bandi UE;
  • l’opportunità di partecipare a gare pubbliche e private e ricevere valutazioni positive da società accreditate;
  • la possibilità di raggiungere e monitorare la conformità e il rispetto delle norme ambientali;
  • la garanzia una gestione più attenta dei fattori di rischio;
  • il monitoraggio continuo degli impatti ambientali e degli indicatori per la valutazione delle prestazioni;
  • un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e aziendali.

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