Grazie a Fondartigianato, lezioni teoriche e pratiche hanno coinvolto i dipendenti

La formazione incontra il mondo del pulito: è ciò che successo durante le ore di lezione dedicate all’aggiornamento dei dipendenti dell’azienda Buccolini. Sicurezza sul lavoro e uso dei macchinari sono stati i temi principali affrontati da Angelo Santoni, responsabile vendite per un’azienda fornitrice di attrezzature per la pulizia industriale e formatore di lungo corso. «Ogni giorno mi occupo di interventi, tecniche, metodi legati all’aspetto organizzativo e lavorativo delle imprese di pulizie» specifica.

Dal 30 settembre 2019 al 7 giugno 2021, divisi in gruppi e con una pausa dovuta alla pandemia, i lavoratori dell’impresa di pulizia di Urbisaglia, in provincia di Macerata, hanno seguito lezioni teoriche e pratiche, incrementando le proprie skills.

Santoni, quali sono stati i bisogni specifici manifestati dall’azienda?

«C’è un fattore comune nelle imprese del settore del cleaning professionale. L’esigenza principale di una realtà di questo tipo e in evoluzione è quella di formare i propri dipendenti nel corretto uso delle attrezzature, delle metodologie da adottare e nell’uso di prodotti chimici che vengono utilizzati costantemente.  Risulta necessario approfondire tutto ciò, come lo è la capacità di avere comportamenti consoni durante l’attività presso plessi di proprietà di clienti terzi.»

Come ha strutturato il corso?

«Una parte iniziale conoscitiva trattava di quello che utilizzano costantemente tutti i giorni e un’altra riguardava l’aspetto chimico del prodotto, quindi la differenza tra un prodotto acido, neutro o alcalino. L’articolo andava poi associato alle varie tipologie di sporco; quindi, dovevano riconoscere se uno sporco è secco o grasso e quindi la capacità del prodotto chimico di poterlo detergere. Un altro aspetto fondamentale è collegare tutto ciò con le attrezzature manuali e meccaniche. Si è trattato di un percorso a 360 gradi che unisce gli aspetti pratici a quelli nozionistici, senza tralasciare quello psicologico. Per fare un lavoro di questo tipo bisogna avere anche delle motivazioni, o perlomeno ricercarle.»

Che tipo di attrezzature sono state prese in esame?

«Da quelle più semplici come secchio e mocio a quelle elettriche come aspiratori, lavapavimenti e spazzatrici.»

Coloro che hanno frequentato il corso avevano già esperienza sul campo?

«Possedevano già le conoscenze apprese sul lavoro e durante gli affiancamenti e, ancora, quelle tramandate dal titolare.»

Verso quali argomenti hanno mostrato più interesse?

«Sicuramente il corretto utilizzo dei prodotti e poi il rimessaggio, la manutenzione dell’attrezzatura.»

Al termine del corso, quali competenze hanno acquisito?

«Sono diventati artefici della decisione di come fare lavoro, attraverso metodi e sistemi che ci hanno appreso. Ora sono in grado di stabilire qual è la miglior tecnica, il miglior prodotto, la migliore attrezzatura in quella determinata situazione. Generalmente, al termine di un corso, sono gli stessi titolari a notare un atteggiamento diverso da parte dei dipendenti, più professionale»

Di solito, resta in contatto con i vari titolari dopo il corso?

«Sì, c’è un rapporto di continuità, monitorare è importante»

La Linea di finanziamento

«In questo caso, i fondi utilizzati sono parte integrante di una linea territoriale che fa capo alla programmazione di Fondo Artigianato Formazione, ove sono previsti dal momento dell’approvazione del progetto 12 mesi per realizzare l’attività formativa, al fine di pianificarla e strutturarla nei tempi più consoni per l’impresa» afferma Marina Miliozzi, responsabile Fondartigianato per Imprendere.  Per ulteriori informazioni su come trovare il giusto finanziamento per la tua impresa, chiama lo 0733/366885 o scrivi a m.miliozzi@confartigianato.org.