Secondo la ricerca internazionale Global HR condotta da CoachHub i trend seguiti dalle aziende nel 2022 sarebbero stati due:

  • Aumento del budget per la formazione;
  • Strategie per evitare il burnout dei dipendenti e più attenzione al loro benessere.

Ben il 92% ha sottolineato che avrebbe voluto agire in questo modo.

Tale tendenza nasce dall’esigenza di rispondere in modo adeguato sia alle esigenze dei dipendenti (che chiedono di fare più formazione), sia alla necessità di migliorare le attività dei team e l’organizzazione aziendale in generale. Nello studio sono state coinvolte oltre 2400 aziende da 21 Paesi diversi.

La maggior parte degli intervistati (77%) ha convenuto che, rispetto al periodo antecedente alla pandemia, la necessità di formare i dipendenti è maggiore. Solo il 19% ha dichiarato che non è necessario alcun cambiamento.

Le aziende si muovono soprattutto nella promozione dell’upskilling (61%) del proprio personale e metà degli intervistati è convinta che sia prioritario investire solo sulle competenze tecniche. Il resto ritiene che la crescita professionale dei propri dipendenti debba passare da un rafforzamento delle soft skills.

Per quanto riguarda le strategie di formazione e sviluppo, il 23% delle aziende discute dei propri piani formativi una volta ogni tre mesi; il 29% una volta al mese e solo  l’11% una volta all’anno durante le revisioni.

Se nella maggior parte delle imprese (65%), il programma viene adattato in base al team, in un’azienda su tre è uguale per tutti e solo in una realtà su quattro i percorsi sono adattati in base alle singole persone.

In termini di modalità formative le tecniche più impiegate sono:

  • formazione in eLearning (67%),
  • apprendimento sul lavoro (60%),
  • coaching (51%).

Quali benefici?

Tra i principali vantaggi dell’offrire un’attività formativa ai dipendenti ci sono:

  • il raggiungimento degli obiettivi di crescita;
  • l’incremento della competitività.
  • tenersi al passo con le ultime novità di settore, facendo sì che l’impresa resti competitiva;
  • l’innovazione;
  • il miglioramento della scolarizzazione delle fasce di dipendenti che hanno maggiori rischi occupazionali;
  • l’aumento della produttività;
  • la diminuzione del turnover. I dipendenti che partecipano a dei corsi di formazione aziendale si sentono parte di un ambiente di lavoro più stimolante e con più prospettive. Ciò fa sì che evitino di abbandonare il proprio posto di lavoro per altre realtà;
  • l’aumento dell’engagement e della fidelizzazione dei dipendenti. Il fatto che un’impresa investa nella formazione dei propri collaboratori dimostra che considera le proprie risorse umane fondamentali per la sua crescita, le fa sentire più coinvolte e aumenta il loro coinvolgimento nelle sue sorti.

 

Il metodo

Affinché un piano di formazione aziendale sia efficace e porti a risultati concreti, è necessario organizzare nel dettaglio tutte le fasi. I corsi devono tenere conto delle reali necessità delle risorse umane dell’azienda, in modo tale da risultare utile per i dipendenti e per l’impresa stessa.

Ecco perché, nella scelta dei corsi da proporre ai dipendenti, è necessario seguire alcuni importanti step. Vediamoli nel dettaglio.

 

Analisi e individuazione dei bisogni

È bene, innanzitutto, prevedere un primo passaggio dedicato alla raccolta delle informazioni utili attraverso o colloqui con i dipendenti. In questo modo, sarà possibile ottenere le informazioni necessarie a capire quali sono i fabbisogni da soddisfare con i corsi di formazione aziendale.

Di solito, questi si raggruppano in tre categorie che prevedono:

  • un bisogno organizzativo, strettamente legato agli obiettivi di business;
  • un bisogno professionale, in relazione alla posizione lavorativa occupata;
  • un bisogno individuale, relativo alla crescita personale dei singoli dipendenti in quanto individui.

Individuazione degli obiettivi

All’analisi dei bisogni deve seguire la fase relativa alla definizione degli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere.

Questi devono essere:

  • Specifici;
  • Misurabili, per monitorarne l’effettivo andamento;
  • Accessibili, tenendo conto delle capacità delle risorse;
  • Realistici, così da far percepire ai dipendenti che gli obiettivi sono effettivamente raggiungibili e aumentarne la motivazione;
  • Time-based, in quanto le scadenze temporali sono utili a definire le priorità e una pianificazione efficiente delle attività.

 

Le diverse tipologie di corsi di formazione

Dopo aver definito bisogni e obiettivi, all’azienda non resta che organizzare il corso. definendo gli strumenti necessari non solo ad erogarlo ma anche a misurare i risultati.

L’erogazione può avvenire in diverse modalità:

  • in azienda: è il caso in cui la formazione viene fruita dai dipendenti direttamente in sede aziendale, presso locali adibiti o sale riunioni;
  • outdoor: in questo caso si parla di sessioni di tipo esperienziale. Questo tipo di corsi di formazione sono particolarmente utili anche per lavorare sul team building e sviluppare soft skills quali il problem solving, creatività e capacità comunicative;
  • online: erogati da remoto o tramite il supporto di piattaforme di e-learning.

 

Formazione gratuita e personalizzata

È possibile effettuare corsi di formazione personalizzati e gratuiti sulla base delle specifiche esigenze dell’azienda.

Si tratta di un’opportunità per accrescere la competitività delle aziende e per sviluppare le professionalità delle risorse che vi operano.

Possono partecipare:

  • dipendenti assunti a tempo indeterminato;
  • dipendenti assunti a tempo determinato;

I corsi possono essere rivolti a piccoli gruppi di lavoratori, in modo da rispondere anche alle esigenze specifiche di una piccola o microimpresa.

In quanto struttura formativa accreditata e titolare del progetto formativo, gestiamo direttamente gli adempimenti burocratici ed amministrativi e mettiamo a disposizione la nostra esperienza per:

 

  • l’analisi dei fabbisogni e la conseguente progettazione realizzata da formatori esperti;
  • le attività di tutoraggio, coordinamento, rendicontazione svolte dal nostro personale che si interfaccia costantemente con l’azienda;
  • l’individuazione di docenti esperti dei contenuti da trattare. L’attività di docenza può essere svolta da professionisti segnalati dall’azienda oppure scelti nell’ambito del proprio network, costituito da professionisti con cui collaboriamo costantemente;
  • l’attività di valutazione degli impatti della formazione, per verificarne l’efficacia ed eventuali nuove necessità.

 

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