L’Europa sta invecchiando, ogni anno sempre di più. A fare da traino a questa particolare classifica c’è però l’Italia, che nel 2042 conterà quasi 19 milioni di over 65. Oggi sono già 14 milioni, cioè il 23% del totale della popolazione.

Siamo, quindi, il paese comunitario che maggiormente si confronta con l’invecchiamento.

Questo risultato è sicuramente cartina tornasole di una longevità dettata da un’ottima qualità della vita, anche se dovremmo aprire una parentesi sulla crisi demografica in atto (ma questo è un altro discorso); d’altro canto, i dati ci impongono una riflessione su come garantire assistenza e aiuto alle circa 3 milioni e 800mila persone non autosufficienti in Italia.

Tale propensione sta facendo infatti salire la domanda di prodotti, beni o servizi dedicati alla terza età, quella che viene ormai definita Silver Economy. Un’economia di rilievo che si stima che entro il 2025 arriverà a pesare quasi un terzo del Pil dell’Ue: ben 5,7 trilioni di euro.

La Silver Economy è, indubbiamente, una grande occasione se pensiamo a due sue direttive:

  • Garantisce un sereno invecchiamento della popolazione. Dai risultati dell’indagine demoscopia 2022, emerge che l’aspetto legato all’invecchiamento che più spaventa gli over 50, sia la perdita di autosufficienza e i problemi di salute.
  • Sviluppa nuova occupazione. Secondo l’Istat in due anni l’occupazione nel settore domestico è aumentata del 30,5%.

La ricerca di servizi non interessa solo la popolazione più anziana, perché in Italia ci sono anche 3 milioni e 150mila persone con disabilità che potrebbero accedere a prestazioni di sostegno (il 5,2% della popolazione).

Benessere pubblico e crescita di una sana economia legata all’assistenza sociale. Per questo motivo la figura dell’Assistente familiare è una professione molto richiesta e stimolante.

Ma cosa fa?

L’Assistente familiare, un professionista che “si prende cura”

L’Assistente familiare assomiglia in tutto e per tutto nell’impegno alla figura del caregiver e partiamo proprio da quest’ultima accezione per darne una spiegazione più profonda. Se il caregiver è un familiare “che si prende cura” (come dice letteralmente il termine inglese, portatore di cura) di un parente, l’Assistente familiare non è da meno: sostanzialmente, assiste qualcuno con professionalità e attenzione.

Quindi, quali sono le sue mansioni? Vediamo le principali:

  1. Accudimento domestico. L’Assistente familiare si occupa dell’autonomia e del benessere della persona assistita. Questo compito spazia dagli aiuti nell’igiene personale e nella vestizione, fino a tutte le attività domestiche di supporto (pulizie, preparazione dei pasti…) L’Assistente domestico, quindi, si premura di tutti i bisogni primari dell’assistito.
  1. Sostegno di tipo para-infermieristico. D’accordo con i familiari della persona accudita, se richiesto espressamente da loro, l’Assistente domestico si interfaccia con gli operatori preposti all’assistenza sociosanitaria e supporta quest’ultimi nelle cure e nelle attività di mantenimento cognitivo, nell’ottica della salvaguardia del benessere della persona.
  1. Supporto alla quotidianità. Un aspetto non di poco conto, visto che una vita socialmente appagante migliora la salute dell’individuo. Per fare questo, l’Assistente familiare supporta la persona accudita nel saldare relazioni e abitudini di vita che possano portare serenità e giovare alla salute psico-fisica, incoraggiandolo a prendere parte ad attività ludiche stimolanti. Mens sana in corpore sano! 
  1. Sostegno ai familiari della persona assistita. Anche questa mansione, apparentemente “banale”, è invece molto importante: la partecipazione dei parenti alla vita del congiunto sorregge i rapporti affettivi della persona accudita, con l’Assistente familiare che può sostenere con il suo lavoro tutto il nucleo domestico, dando preziosi consigli per affrontare insieme percorsi e naturali processi legati a terza età o disabilità.

 Come diventare Assistente familiare

L’Assistente familiare è rilevante nella vita di una persona parzialmente o totalmente non autosufficiente e per realizzarne le sue mansioni c’è bisogno di profonda professionalità, tatto, attenzione. È una figura “collante” tra i tanti soggetti che gravitano attorno all’assistito. Insomma, non ci si può improvvisare Assistenti familiari dall’oggi al domani.

Per questo motivo, sono nati, in seno alle Regioni con la collaborazione di Enti pubblici e privati di formazione, corsi formativi proprio per qualificare adeguatamente i futuri Assistenti familiari e per migliorare così la qualità delle prestazioni al servizio reso.

I corsi si strutturano in lezioni sui servizi sociali e di assistenza, con attenzione alla comunicazione e alla relazione con l’assistito. Quindi, il programma prevede momenti formativi sulle cure e l’accompagnamento della persona, l’alimentazione e la gestione degli ambienti e sicurezza. I corsi si concludono con un tirocinio/stage, durante i quali l’aspirante Assistente familiare potrà mettere in pratica gli insegnamenti appresi nel percorso formativo.

Il corso di formazione di Assistente familiare, organizzato da Imprendere Srl in collaborazione con Il Faro cooperativa sociale ha avuto inizio a gennaio e terminerà a marzo. Il corso è totalmente gratuito per gli 11 partecipanti in quanto è stato finanziato con Il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), un programma finanziato nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che è stato introdotto con lo scopo di affiancare le persone nel loro inserimento o reinserimento lavorativo per rilanciare l’occupazione in Italia.

Per ulteriori informazioni sui prossimi corsi in partenza contattaci al numero 0733 366420.