In Campania c’è “sua maestà” il casatiello, se sei in Puglia devi assolutamente assaggiare le dita degli apostoli. A Perugia, in Umbria, è tempo di ciaramicola (un emblema della tradizione locale), mentre troverai su tutte le tavole imbandite del Centro Italia una torta pasqualina o una pizza di formaggio. O entrambe!

Pasqua, in Italia, è anche una ghiotta occasione per gustare alcuni dei piatti tipici della tradizione locale, con ricette che si tramandano da intere generazioni. Basta spostarsi di qualche chilometro, da città a città, da borgo a borgo, ed ecco che potrai scoprire sapori completamente differenti.

Siamo, in effetti, alle porte di un periodo molto impegnativo tra i fornelli e anche gli allievi del nostro corso di qualifica di aiuto cuoco (ve lo avevamo presentato qui) stanno inevitabilmente parlando delle preparazioni di pietanze tipiche delle feste.

Tra gli undici corsisti si sta instaurando un bellissimo clima di collaborazione e condivisione, scambio di idee e di ricette.

Ne approfittiamo, allora, per raccontarvi di due nostre bravissime allieve, Valentina Pallotta e Kahadija Erraji e delle loro sensazioni nell’intraprendere questa nuova professione di aiuto cuoco. Ovviamente, prendendo a pretesto le festività, parleremo un po’ dei dolci della propria tradizione: quelli, cioè, che ci fanno battere forte il cuore.

Entrare in una cucina professionale, che emozione!

Valentina vive a Macerata e il corso di qualifica per aiuto cuoco è la sua prima esperienza in una cucina professionale. “Non ho mai lavorato in cucina – spiega – ma ho sempre cucinato per necessità, in famiglia. Stavo quindi vedendo tra vari corsi professionali da scegliere e ho optato per quello di aiuto cuoco per vari motivi: intanto perché mi piace cucinare, poi perché sono una persona che vuole imparare sempre cose nuove e su questo corso c’è tanta formazione tecnica”.

Valentina, poi c’è molta richiesta di aiuti cuoco!

Sì! La ristorazione è un comparto che ha una sua vitalità, anche a Macerata. Poi, devo dire, che andare a cena, pranzo, a fare l’aperitivo è ormai diventato il pretesto per stare insieme. La cucina è un bell’ambiente dove lavorare”.

Come sta andando il corso?

Mi stanno piacendo tutte le materie, anche quelle più teoriche. Ad esempio, ho molto apprezzato le lezioni dedicate alle competenze digitali. Un corsista può pensare che c’entri poco saper utilizzare il pacchetto office con il gestire una cucina, ma non è così: negli anni in cui viviamo tutte le conoscenze sono utilissime. Ho trovato particolarmente d’interesse anche apprendere le varie normative sulla sicurezza sul lavoro, perché sono basi per poter lavorare con serietà”.

Cosa farai alla fine di questo percorso formativo?

Tutto può succedere, ma mi piacerebbe lavorare in mense pubbliche, come quelle scolastiche. Per essere assunti lì serve proprio la qualifica di aiuto cuoco, che conseguirò al termine del corso. Qualora dovessi percorrere altre strade, sono comunque sicura che il corso mi sarà di certo utile, perché mi sta permettendo di scoprire un nuovo mondo”.

Parliamo di tradizioni. Cosa si prepara in casa tua in questo periodo di festa?

Pasqua per noi è intanto pizza di formaggio, una ricetta facile e veloce, che racconta tanto del nostro territorio. Ne porterò un po’ ai colleghi del corso, per farla assaggiare anche a loro! È una tradizione. Poi, essendo una persona che adora sperimentare, in questo periodo preparo la pastiera napoletana. Un dolce complesso, ma che mi dà grande soddisfazione”.

“La cucina italiana è straordinaria: quante materie prime a nostra disposizione”

Kahadija è nata in Marocco e da due anni è a Macerata con la famiglia. “Una città che mi sta piacendo – spiega -, dinamica e piena di opportunità”.

Kahadija, perché hai scelto di fare il corso di qualifica per aiuto cuoco?

Ho un bambino di 7 anni e mezzo e adesso che è più grande sono andata al centro per l’impiego per cercare lavoro. Mi hanno chiesto se volessi fare un corso professionale e ho scelto questo: cucino tanto in casa e mi piace farlo. La cucina per me è gioia”.

Il corso come sta andando?

Molto bene. Sono interessanti sia le lezioni pratiche che quelle teoriche. Le nozioni sull’informatica, su Hccp o sulla sicurezza sono davvero utili in previsione di una futura occupazione”.

E cosa farai terminato il corso?

Vorrei lavorare in cucina, non importa se in un ristorante, in un albergo o in una mensa”.  

Parliamo di dolci tradizionali: so che durante il corso sei salita in cattedra! Hai insegnato a tutti a fare dei dolci marocchini!

Sì e sono piaciuti! Questo mi fa davvero piacere. Eravamo a lezione e per realizzare un impasto utilizzavamo solo tuorli d’uovo. Ho detto: ma con tutto questo albume che avanza possiamo fare un dolce marocchino, facile e buonissimo”.

E invece della cucina italiana cosa ti piace?

Tutto! La cosa bella della vostra cucina è che ci sono moltissime materie prime che vengono utilizzate, in mille modi. Pasta, verdure, condimenti. È bello potersi mettere alla prova con così tante ricette, sempre diverse”.