Partito all’inizio anno, il corso per addetto alla produzione di capi di abbigliamento, ha visto diverse persone, tra cui molti giovani, destreggiarsi tra forbici e metri da sartoria.

Tra loro c’è anche Riccardo Lacava, 22 anni, di Tolentino. in provincia di Macerata.

Come sei venuto a conoscenza del corso?

«Tramite un’ex partecipante.»

Quando hai deciso che questa avrebbe potuto essere la tua professione?

«Lavoravo ormai da due anni all’interno dell’Eurospin e il mondo sartoriale mi ha sempre affascinato, così ho deciso di intraprendere questa strada partendo da questo corso che mi ha molto incuriosito e l’ho valutato come un’ottima opportunità.»

Quali vantaggi ti sta portando frequentarlo?

«Sicuramente sto imparando i tempi giusti per la consegna del capo, i dettagli della pulizia e precisione nel realizzarlo e testando la libertà mentale nel crearlo, tutte nozioni ed esperienze fondamentali per la lavorazione sartoriale ristretta e industriale.»

A breve, Lacava inizierà il suo percorso di stage. Nel frattempo, continua a frequentare le lezioni in aula, teoriche e pratiche.

Sceglieresti di nuovo di frequentare il corso? Se sì, perché?

«Sì certo, perché ti rilascia oltre che a una qualifica la capacità di entrare a stretto contatto con quello che realmente fa un sarto professionista quotidianamente. Inoltre, ha una durata che permette di crearsi un buon bagaglio di teoria e pratica.»

Stimoli positivi e inclusività

Ricordate Beatrice Letizia – la studentessa futura Tecnico meccatronico delle autoriparazioni – che, poco tempo fa, ci ha raccontato la sua esperienza in un ambiente prevalentemente maschile?

Riccardo Lacava si è trovato nella situazione opposta, essendo l’unico uomo in un corso frequentato solo da donne.

Da uomo, ti sei sentito subito accolto o pensi che un uomo, in quest’ambito, sia ancora un tabù?

«Mi sono subito trovato benissimo sia con le docenti che con le altre partecipanti. Mi sembra molto strano che ci siano ancora solo principalmente donne a esercitare questo mestiere.  In fin dei conti, non ci sono elementi di divisione o divario tra i due sessi.»

Cosa porterai con te di questa esperienza?

«Sicuramente la preparazione delle insegnanti e le compagne di corso, sia sul piano umano che lavorativo».