Da sempre, l’artigianato rappresenta una forma di cultura e di espressione artistica insito nel DNA italiano. Non a caso, l’Italia è riconosciuta nel mondo come una delle nazioni più rinomate per le capacità manuali dei suoi artigiani, tanto da rendere l’espressione Made in Italy un sinonimo di qualità.

Il Ministero dello Sviluppo economico italiano ha rilevato che, nel 2020, il settore dell’artigianato ha generato un giro di affari di 48 miliardi di euro. Offre opportunità di lavoro in fabbriche, botteghe, gallerie d’arte, cooperative e non solo: ma quali sono le figure più ricercate? In Italia, i lavori artigianali più richiesti sono negli ambiti:

  • Della falegnameria;
  • Della ceramica;
  • Della lavorazione dei metalli;
  • Della gioielleria;
  • Della moda;
  • Della lavorazione della pelle;
  • Dell’alimentare (fornaio, pasticcere, gelataio).

Si tratta di impieghi che richiedono grande precisione e abilità ed è importante specializzarsi.

Il falegname

Lavoro artigianale con una lunga tradizione alle spalle, chi tratta il legno si occupa di creare mobili, sculture e ornamenti per le case. Nelle Marche, i maestri del legno operano soprattutto con il noce, il ciliegio, il castagno e il rovere, realizzando opere di grande bellezza e valore artistico. Il lavoro del falegname richiede competenze in materia di taglio del legno, lavorazione del legno, levigatura, finitura e assemblaggio.

Il ceramista

Questa figura si occupa di creare piatti, vasi e oggetti decorativi attraverso una varietà di tecniche come la pittura a mano, la cottura e la pressatura dei materiali. Nelle Marche- dove si svolgono i nostri corsi in presenza- c’è un borgo in cui la produzione di ceramica parte da lontano. Stiamo parlando di Appignano, in provincia di Macerata. La produzione risale almeno al XV secolo, quando vennero aperte le prime botteghe artigiane, che iniziarono a produrre utensili e oggetti decorativi in terracotta. Negli anni successivi, si sviluppò ulteriormente e l’uso della maiolica si diffuse sempre di più, grazie all’importazione di tecnici e di maestri ceramisti da Faenza e dall’Emilia Romagna. Gli oggetti più comuni prodotti dalle botteghe di Appignano erano le brocche, le scodelle, i piatti e i vasi. Molto utilizzata è la tecnica di decorazione a tornio, utilizzando motivi floreali e geometrici. Nel XX secolo, la produzione artigianale venne quasi del tutto abbandonata, a causa della concorrenza dei produttori industriali, ma, negli ultimi decenni, grazie all’impegno di alcuni artigiani locali e all’interesse crescente per l’artigianato, la produzione ceramica ad Appignano è stata ripresa. Oggi nel centro storico sono tornate a fiorire botteghe e laboratori di ceramica, i cui prodotti sono molto apprezzati dai collezionisti dell’artigianato di qualità.

Il lavoratore di metalli

Con questo termine generico si intendono diverse figure professionali che lavorano i metalli quali:

  • l’artigiano che crea gli oggetti d’arte o decorativi in metallo battuto;
  • il fabbro;
  • il meccanico che crea parti di macchinari.

In questo caso, viene richiesta una conoscenza profonda dei materiali utilizzati e delle tecniche di lavorazione, nonché una buona dose di creatività.

L’orafo

Questa tipologia di artigiani crea gioielli con preziosi come:

  • oro;
  • argento;
  • platino;
  • pietre preziose.

Il termine “orafo” si riferisce a una figura altamente che svolge un’attività specifica e altamente specializzata. Oltre che gioielli, realizza anche oggetti d’arte e ornamenti.

 

Lavorare nella moda

Questo settore è uno di quelli che contribuisce maggiormente alla fama dell’Italia nel mondo, grazie alla maestria nell’utilizzo di tessuti pregiati e con tecniche di taglio e cucito ricercate. Un lavoro associato è quello dell’addetto di produzione di capi di abbigliamento.  Il confezionamento degli abiti implica:

  • la selezione dei tessuti;
  • la creazione di modelli;
  • il taglio;
  • le cuciture;
  • la finitura;
  • l’assemblaggio del prodotto.

Il processo richiede anche una conoscenza dei materiali, delle tecniche di cucitura e di finitura, nonché una cura per i dettagli. Inoltre, è necessario avere una buona conoscenza dei tessuti e delle tendenze della moda. È importante ricordare che il confezionamento degli abiti è un processo che richiede molta precisione, attenzione e competenza ed è quindi necessario che le persone coinvolte conoscano bene il processo. È iniziata da poco l’attuale edizione di 600 ore. Se vuoi saperne di più su questa figura, trovi i dettagli in questo articolo. Sempre connesse alla moda, sono le mansioni di chi lavora con la pelle.

L’artigiano della pelle

Borse, accessori, giacche e, nelle Marche, soprattutto scarpe. Sono queste le creazioni principali degli artigiani della pelle. Come ente di formazione, proprio in virtù della vocazione calzaturiera dei distretti di Macerata e Fermo, abbiamo proposto diversi corsi di formazione come quello per operaio generico e modellista calzaturiero. Queste figure hanno la possibilità di essere impiegate in realtà artigianali o semiartigianali, vista la presenza capillare, sul territorio, di imprese a conduzione familiare.

Lavorare con gli alimenti

Tra i lavori maggiormente richiesti figurano:

  • il fornaio;
  • il pasticciere;
  • il gelataio.

Per questo abbiamo realizzato, insieme alla Cooperativa sociale Il Faro un corso dove ragazzi tra i 18 e 29 anni hanno imparato a preparare pane, pizza e dolci da forno.

Per maggiori informazioni sulle prossime edizioni dei corsi citati, puoi scrivere a formazione@confartigianatoimprese.org o chiamare lo 0733/3661.